KAFKA A TEHERAN
di Ali Asgari, Alireza Khatami con Bahram Ark, Arghavan Shabani, Servin Zabetian, Sadaf Asgari, Faezeh Rad, Hossein Soleymani, Majid Salehi
KAFKA A TEHERAN
di Ali Asgari, Alireza Khatami con Bahram Ark, Arghavan Shabani, Servin Zabetian, Sadaf Asgari, Faezeh Rad, Hossein Soleymani, Majid Salehi
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Ha incantato Cannes, il film della coppia di registi iraniani Alireza Khatami e Ali Asgari, un film clandestino con il quale i due autori nascondono sotto il velo del sarcasmo e dell’assurdo kafkiano, un J’accuse lucidissimo contro il regime iraniano. È strutturato in nove piccoli episodi che raccontano la sistematica ingerenza di un potere religioso implacabile e prevaricatore. Protagoniste/i sono bambine, madri, figlie, adolescenti, padri, adulti, disoccupati. Ci sono guidatori a cui non rinnovano la patente per eccesso di tatuaggi; lavoratori licenziati perché non sanno a memoria il Corano; bambine bardate con il chador; donne che rifiutano di farsi stuprare per poter lavorare, cineasti costretti a stracciare le sceneggiature per poterle girare. Una denuncia ironica e sferzante con il film politico più significativo dell’ anno, da due registi ai quali, nel frattempo, è stato vietato di girare “fino a nuovo ordine”.