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MATTEO SEDDA (DNAPPUNTI COREOGRAFICI 2024)

331^ residenza artistica

MATTEO SEDDA (DNAPPUNTI COREOGRAFICI 2024)

331^ residenza artistica

21 Maggio 2025 | sharing in definizione
CSC San Bonaventura,
Bassano del Grappa
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In residenza artistica gli spazi del CSC San Bonaventura dal 12 al 21 maggio, Matteo Sedda prosegue la sua ricerca artistica

idea e regia Matteo Sedda
coreografia e performance Marco Labellarte, Matteo Sedda
suono Gio Megrelishvili
drammaturgia e disegno luci Margherita Scalise
creazione costumi Maarten Van Mulken
mentori Igor Urzelai Hernando, Moreno Solinas
produzione Fuorimargine - Centro di Produzione di danza e arti performative (IT)
coproduzione Théâtre de Vanves (FR)
residenze S’ALA – spazio per artist* (IT), con l’aiuto di Ad Lib, Belgio LIBITUM (BE), Destelheide (BE), Studio Thor, con il supporto della compagnia Thor / Thierry Smits (BE), Festival Pedra Dura (PT), Bora Bora (DK), BAMP (BE)
ringraziamenti FESTIVAL + DE GENRES (FR), Aids, archives, and arts assemblies in Belgium (BE), oester (BE), LILA Cagliari (IT) e Benoit Van Aken
Matteo Sedda è accompagnato da Grand Studio (BE)
progetto vincitore di DNAppunti coreografici promosso e sostenuto in collaborazione tra
Fondazione Romaeuropa (IT), Gender Bender Festival (IT), Triennale Milano Teatro (IT), Centro Nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni (IT), Operaestate Festival/Centro per la scena contemporanea del Comune di Bassano del Grappa (IT), L’arboreto - Teatro Dimora di Mondaino (IT)

FMB di Matteo Sedda è il progetto vincitore del Premio DNAppunti Coreografici 2024 con la seguente motivazione:
Sensualità, gioia e fatica. Uno sguardo alla tradizione proiettato in una struttura coreografica complessa, in continua evoluzione. Una partitura asciutta e mistica allo stesso tempo. Un suono che muove l'aria e uno sguardo all'unisono, che raccontano una relazione, la sua nascita e il suo sviluppo.

Ispirato a Blue, ultimo film autobiografico di Derek Jarman, il progetto consiste in un duo dove i performer condividono lo stesso pivot point. Nel film girato prima della sua morte, data da complicanze da AIDS, il regista si fa carico della sua fine imminente come rivendicazione attiva della sua intera esistenza.
L’International Klein Blue, colore caro al regista e unica immagine del film, diventa l’input per iniziare una ricerca tangibile del corpo in continua rotazione verso l’infinito.
Attraverso la forza centrifuga, i danzatori si avvolgono e si plasmano, mentre Eros e Thanatos penetrandosi l’un l’altro coesistono come forze centripete in un equilibrio fatale e irriducibile. Da questo scambio di forze contrapposte emerge indisturbato Hypnos, inducendo lo spettatore a entrare in uno stato liminale, sospeso tra sogno e realtà.
Nel film di Jarman il blu si fa corpo, in questo progetto il corpo danzante si fa blu.

Marco Sedda è un coreografo e performer sardo. Ha lavorato e continua a collaborare come danzatore e coreografo per diversi artisti, come Jan Fabre, Enzo Cosimi, Aïda Gabriëls, e Igor x Moreno.
Dal 2018 convoglia nel suo progetto artistico l'attivismo contro l'HIV/AIDS. In connessione con la sua condizione di persona affetta da HIV, approfondisce la ricerca coreografica in modo marcatamente fisico. Il suo lavoro rende omaggio agli artisti morti di GRID (Gay-Related Immune Deficiency), instaurando un dialogo contemporaneo con il passato, ma Sedda intende anche usare il suo corpo malato come uno strumento di osservazione della società.

DNAppunti coreografici è un progetto di sostegno per giovani coreografi italiani under35, promosso e sostenuto in collaborazione con Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni, Operaestate Festival/CSC Centro per la scena contemporanea del Comune di Bassano del Grappa, L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, La Corte Ospitale – Teatro Herberia – Centro di Residenza Emilia Romagna, Fondazione Romaeuropa, Gender Bender International Festival Bologna, Triennale Milano Teatro.